Oggi l’impianto fotovoltaico deve essere proposto partendo da un’attenta analisi dei consumi effettivi del cliente. I consumi possono essere individuati nella bolletta elettrica. Ma spesso la lettura e l’analisi della bolletta sono affare complesso. Sul mercato dell’energia elettrica sono presenti fornitori diversi, ognuno dei quali si rivolge al consumatore potenziale presentando le proprie innumerevoli tariffe ed offerte. Nonostante questo, la bolletta elettrica ha una struttura ben definita, indipendente dal fornitore di energia che l’ha emessa: infatti un organismo unico, l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas (A.E.E.G.), a definire le regole in materia.
PER RISPARMIARE SULLA BOLLETTA, BISOGNA SAPERLA LEGGERE!
Quali sono le cose da sapere per poter risparmiare sui propri consumi energetici Ecco le voci che compongono la spesa sostenuta dal consumatore per l’energia elettrica:
- A) SERVIZI DÌ VENDITA
Rappresentano la voce di costo pi ampia (oltre il 50%) della bolletta. Comprendono i servizi e le attività che il fornitore sostiene per acquistare e rivendere l’energia al cliente. su questa voce che si registrano le principali differenze tra le offerte dei fornitori e di conseguenza la possibilità di risparmiare per il consumatore. Si suddividono a loro volta in:
(A1) PREZZO DELLENERGIA: il costo per l’acquisto dell’energia elettrica, molto variabile da cliente a cliente in base all’offerta commerciale scelta.
(A2) PREZZO DÌ COMMERCIALIZZAZIONE E VENDITA: la spesa che il fornitore sostiene per rifornire il proprio cliente.
(A3) PREZZO DÌ DISPACCIAMENTO: comprende la spesa per le attività di mantenimento in costante equilibrio del sistema elettrico, che assicurano che ad ogni quantitativo di elettricità prelevato dalla rete corrisponda un uguale quantitativo di immissione dagli impianti produttivi (tra cui gli impianti fotovoltaici).
- B) SERVIZI DÌ RETE
Sono le tariffe di trasporto e di distribuzione locale dell’energia elettrica, e comprendono anche la gestione dei contatori. La tariffa per i servizi di rete viene fissata dall’A.E.E.G. in maniera uniforme su tutta Italia. All’interno dei servizi di rete una delle voci principali :
ONERI GENERALI DÌ SISTEMA: dettagliati in bolletta una sola volta l’anno, servono per pagare oneri introdotti da leggi e decreti diversi.
Gli oneri generali di sistema sono:
- componente A2: smantellamento delle centrali elettronucleari dismesse;
- componente A3: incentivazione della produzione di energia elettrica degli impianti da fonti rinnovabili e assimilate (cogenerazione, calore recuperabile dai fumi di scarico e da impianti termici, elettrici o da processi industriali, impianti che usano gli scarti di lavorazione del petrolio)
- componente A4: regimi tariffari speciali (di cui beneficiano anche le Ferrovie dello Stato);
- componente A5: attività di ricerca e sviluppo finalizzata all’innovazione tecnologica di interesse generale del sistema elettrico;
- componente AS: adozione di misure di tutela tariffaria per i clienti del settore elettrico in stato di disagio;
- componente UC4: integrazioni tariffarie alle imprese elettriche minori;
- componente UC7: misure ed interventi per la promozione dell’efficienza energetica negli usi finali;
- componente MCT: misure di compensazione territoriale a favore dei siti che ospitano centrali nucleari e impianti del ciclo del combustibile nucleare, fino al definitivo smantellamento degli impianti.
(C) IMPOSTE
Si dividono in: ACCISA: applicata alla quantità di energia consumata (indipendentemente dal fornitore scelto) IVA: applicata sul totale della bolletta (servizi di vendita + servizi di rete + accise). pari al 10% per i clienti con uso domestico, al 21% per usi diversi. Fonte: Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas.
I CONSUMI INDICATI IN BOLLETTA
Il costo totale della bolletta quindi una somma in cui le singole voci incidono in maniera diversa. I consumi vengono rilevati differenziandoli su tre diverse fasce orarie. Questo perché la domanda di energia elettrica diversa a seconda dell’ora e del giorno.
Le ore in cui la domanda pi alta sono denominate ore di punta o F1, e sono le ore in cui acquistare energia costa mediamente di pi. Sia i consumi del periodo di riferimento della bolletta sia i consumi annuali (effettivi o stimati) sono pubblicati nella bolletta in base alla suddivisione per fascia oraria: F1, F2 o F3.
Alcuni fornitori di energia applicano invece tariffe biorarie, raggruppando i consumi di fascia F2 e F3.
Questa suddivisione per fasce dei consumi dell’utente consente di analizzare con precisione le abitudini d’uso del cliente che quindi può:
Valutare sistemi di risparmio energetico sulla base delle proprie abitudini di utilizzo dell’energia elettrica.
Se possibile, valutare la possibilità di allocare in maniera pi efficiente i propri consumi, ad esempio utilizzando i carichi (elettrodomestici, macchinari e dispositivi elettrici in genere) negli orari in cui in grado di produrre in maniera autonoma l’energia con il proprio impianto fotovoltaico, senza necessità di acquistarla.
LIMPIANTO FOTOVOLTAICO GARANTISCE IL MASSIMO RISPARMIO SULLINTERO COSTO DELLA BOLLETTA
Il Fotovoltaico conviene perché consente di ridurre globalmente la propria bolletta energetica! Oltre a far diminuire l’incidenza della voce di costo dell’energia, l’impianto fotovoltaico ha effetto positivo sull’intera bolletta in quanto tutte le altre voci sono calcolate percentualmente sulla quota energia.
Come possibile avere un impianto fotovoltaico che sia realmente tarato sul proprio fabbisogno energetico
Ecco i passi da fare:
Familiarizzare con la bolletta dell’energia elettrica;
Profilare un identikit dell’utente con bolletta alla mano sulla base dei suoi consumi di energia annuali e divisi sulle tre fasce orarie;
Creare la taglia di impianto fotovoltaico ideale, ovvero quella realmente necessaria per contribuire il pi possibile alla riduzione dei consumi.
I BENEFICI DEL FOTOVOLTAICO NELLERA POST-INCENTIVI
RISPARMIO E AUTOCONSUMO
Per autoconsumo si intende l’utilizzo dell’energia elettrica generata dal proprio impianto fotovoltaico nell’istante in cui viene prodotta. fondamentale che l’impianto fotovoltaico sia progettato in modo da ottimizzare il proprio autoconsumo.
AGEVOLAZIONI FISCALI
Detrazione fiscale 50% per le persone fisiche e ammortamento come bene strumentale per le persone giuridiche sono le agevolazioni che permettono di recuperare una buona parte della spesa sostenuta per la realizzazione dell’impianto FV sotto forma di riduzione dalle tasse.
SCAMBIO SUL POSTO
L’energia prodotta ma non consumata non persa, ma ha un valore che viene ripagato. Lo scambio sul posto il meccanismo di compensazione tra il valore dell’energia acquistata e il valore di quella prodotta ed immessa in rete. EFFICIENZA ENERGETICA
Partendo da un attenta analisi della bolletta un impianto fotovoltaico può contribuire ad una concreta e tangibile riduzione dell’intero costo della bolletta energetica. Il fotovoltaico prerogativa fondamentale di un sistema energetico efficiente che possa limitare l’acquisto di energia elettrica dalla rete.
OTTIMIZZARE LAUTOCONSUMO PER GARANTIRE IL MASSIMO RISPARMIO
L’autoconsumo l’utilizzo dell’energia elettrica generata dal proprio impianto fotovoltaico nell’istante in cui viene prodotta. La quota di autoconsumo varia a seconda della tipologia di utente: residenziale, commerciale o industriale.
L’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico durante il giorno può essere utilizzata in due modi:
Autoconsumo, ovvero energia consumata nel momento stesso della sua produzione. In questo caso il momento di produzione dell’energia coincide con la richiesta di corrente da parte dei dispositivi presenti nell’abitazione, nell’ufficio, nell’azienda su cui presente l’impianto FV.
Immissione in rete: nel caso in cui non ci sia richiesta di energia quando l’impianto fotovoltaico sta producendo, l’energia in eccesso viene ceduta al gestore di rete rendendola cos disponibile per altri utenti.
Aumentare l’autoconsumo significa ottenere un risparmio perché in questo modo si riduce la quantità di energia acquistata dalla rete elettrica al prezzo imposto dal fornitore (prezzo gravato dai costi di distribuzione e dispacciamento, dalle imposte, ecc.). L’autoconsumo dell’energia prodotta con il proprio impianto fotovoltaico permette quindi di ridurre il costo sostenuto per la bolletta energetica! Come ottimizzare il proprio autoconsumo:
Gestendo in modo pi efficiente i dispositivi elettrici (lavatrice, lavastoviglie, ecc.), slittando i propri consumi nelle fasce temporali in cui l’impianto produce: di giorno antiche di notte.
Integrando il fotovoltaico con nuove tecnologie, come le pompe di calore.
Utilizzando sistemi di immagazzinamento dell’energia prodotta e non consumata all’istante .
COME FUNZIONA L AUTOCONSUMO
- IL PROPRIETARIO DELLIMPIANTO FV OTTIMIZZA I PROPRI CONSUMI NELLE FASCE ORARIE IN CUI LIMPIANTO IN FUNZIONE
- LENERGIA PRODOTTA A COSTO ZERO CON LIMPIANTO FV VIENE UTILIZZATA PER I PROPRI CONSUMI
- QUANDO VIENE PRODOTTA SUFFICIENTE ENERGIA ELETTRICA DALLIMPIANTO FV NON CE PRELIEVO DÌ ENERGIA DALLA RETE. QUINDI NON SI PAGA NULLA AL FORNITORE.
LE AGEVOLAZIONI FISCALI RIDUCONO SIGNIFICATIVAMENTE I COSTI DELLIMPIANTO FOTOVOLTAICO / L Agenzia delle Entrate prevede delle agevolazioni per le persone fisiche (privati) che effettuano interventi di ristrutturazione edilizia. Questi interventi comprendono l’installazione di impianti FV. Per le persone giuridiche (aziende) l’impianto FV costituisce un bene strumentale all’attività d’impresa e come tale può essere oggetto di ammortamento. Detrazione fiscale 50% per le persone fisiche. / Pu essere richiesta per tutti gli impianti: / Con una potenza massima pari a 20 kW, che soddisfino bisogni energetici per uso domestico. / Le cui spese di realizzazione siano pari al massimo a 96.000 per unità immobiliare / La legge 90/2013 in vigore dal 4 Agosto, che ha convertito Il DL 63/2013, ha prorogato al 31 dicembre 2013 la detrazione fiscale al 50% per gli interventi di ristrutturazione edilizia, che comprendono la realizzazione di impianti fotovoltaici. Nell’art.15 della legge si esplicita l’impegno del governo a trasformare questi incentivi selettivi in incentivi a carattere strutturale entro 31/12/2013. Dal 2014 quindi le agevolazioni fiscali per il fotovoltaico dovrebbero diventare stabili. / Sarà necessario effettuare il pagamento per l’intervento tramite bonifico bancario o postale con un apposita causale. Per usufruire della detrazione, sarà poi sufficiente indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali dell’immobile. La detrazione sarà ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Ammortamento come bene strumentale per le persone giuridiche. / La Circolare 46/E di luglio 2007 dell’Agenzia delle Entrate chiarisce che le aziende che acquistano un impianto fotovoltaico hanno il diritto di ammortizzare il costo totale sostenuto per la realizzazione dell’impianto FV, in quanto si tratta di un bene strumentale all’attività svolta. / Nel piano di investimento aziendale l’impianto fotovoltaico va quindi in ammortamento come tutti gli altri beni strumentali all’attività. Ci che si recupera pari al 31,4% della spesa sostenuta per l’impianto (IRES 27,5% + IRAP 3,9%). / Il coefficiente di ammortamento applicabile del 9%, pertanto la spesa dell’impianto si può ammortizzare in 11 anni. COME FUNZIONANO I BENEFICI FISCALI PERSONE FISICHE. GLI IMPIANTI FV CON POTENZA FINO A 20 KW, RIENTRANO NEL REGIME DÌ DETRAZIONE FISCALE 50% PREVISTO PER GLI INTERVENTI DÌ RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA. IL 50% DELLA SPESA SOSTENUTA PER LA REALIZZAZIONE DELLIMPIANTO FV VIENE RESO IN 10 QUOTE ANNUALI DÌ PARI IMPORTO, SOTTO FORMA DÌ DETRAZIONE DALLE TASSE. LE AGEVOLAZIONI FISCALI RIDUCONO SIGNIFICATIVAMENTE I COSTI DELLIMPIANTO FOTOVOLTAICO / L Agenzia delle Entrate prevede delle agevolazioni per le persone fisiche (privati) che effettuano interventi di ristrutturazione edilizia. Questi interventi comprendono l’installazione di impianti FV. Per le persone giuridiche (aziende) l’impianto FV costituisce un bene strumentale all’attività d’impresa e come tale può essere oggetto di ammortamento. Per informazioni e procedure da rispettare si rimanda all’Agenzia delle Entrate. PERSONE GIURIDICHE. LIMPIANTO FV UTILIZZATO COSTITUISCE BENE STRUMENTALE ALL ATTIVIT SVOLTA. LIMPRESA PU QUINDI DEDURRE LE QUOTE DÌ AMMORTAMENTO COMMISURATE AL COSTO DÌ ACQUISTO/REALIZZAZIONE, PER UN COEFFICIENTE DÌ AMMORTAMENTO PARI AL 9% ANNUO. LA SPESA SI AMORTIZZA IN 11 ANNI. LO SCAMBIO SUL POSTO: LA VALORIZZAZIONE DELLENERGIA CHE NON VIENE AUTOCONSUMATA / Lo scambio sul posto il meccanismo (regolato dal GSE*) di compensazione economica tra il valore dell’energia acquistata dalla rete (per esempio la sera o la notte, quando l’impianto FV non produce) e il valore di tutta l’energia prodotta dall’impianto FV, non auto consumata ed immessa in rete. / Maggiore la quota di autoconsumo, maggiori saranno i risparmi. Ma che fine fa l’energia che non si auto consuma / Tutta l’energia prodotta ma non auto consumata viene immessa nella rete elettrica. L’energia elettrica ceduta alla rete viene cos resa disponibile per le altre utenze che necessitano di energia in quel momento. / Attenzione: lo scambio tra energia immessa e energia prelevata non alla pari. Il valore economico dell’energia ceduta alla rete viene definito sulla base di una formula matematica che dipende da fattori quali la zona di mercato, la fascia oraria di vendita o immissione, ecc. In poche parole, l’energia che viene acquistata dal fornitore ha un determinato valore economico, mentre l’energia che viene immessa in rete ne ha uno inferiore. Ma la cosa importante che viene comunque riconosciuto un valore all’energia non auto consumata, ma immessa in rete. / L’utente pagherà tutte le bollette per il totale dell’energia prelevata e ricever dal GSE* un contributo in conto scambio (CS) sotto forma di liquidazione delle eccedenze o di sconto sulla bolletta. *Il G.S.E., o Gestore dei Servizi Energetici, la società che si occupa dell’erogazione degli incentivi economici per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili; svolge attività di informazione per promuovere la cultura dell’uso dell’energia sostenibile.